CHI SIAMO

MOLTE DOMANDE, UNA SOLA RISPOSTA

Immagina di lavorare nel reparto R&D di una delle aziende leader nel mondo della strada e del Cross Country agonistico, una realtà in cui ogni prodotto è creato per raggiungere le massime prestazioni. Immagina se lo stile di riding che ti appassiona veramente avviene lontano dai circuiti di gara e ha ben poco a che vedere con l’agonismo e le competizioni. È naturale passare la giornata chiedendosi cosa sarebbe possibile fare...

Questa è la posizione in cui si sono trovati alcuni ragazzi di BMC Switzerland. Volevano una mountain bike puramente dedicata alla loro passione: una bici pensata per il puro divertimento, per vivere ogni giorno la pura magia di un sentiero perfetto, ma non solo. La bici perfetta sarebbe stata capace di aiutarli a spingere i propri limiti, che si tratti di divertirsi sui sentieri più tecnici del Giura, di mettersi alla prova sui salti del bike park Chaumont o di esplorare gli epici singletrack delle Alpi svizzere.

Con l'accesso alle capacità di produzione di BMC (e una smerigliatrice angolare) hanno deciso di mettersi alla prova e capire se questo sogno potesse veramente prendere vita, dedicando ogni ritaglio di tempo concesso dalle ore di lavoro e svariati weekend a questo obiettivo.

Le idee si sono evolute e dagli schizzi iniziali sono nati i primi prototipi in alluminio e carbonio.    Durante questo processo sono state create alcune strane e meravigliose Frankenbikes. La voce del progetto ha iniziato a diffondersi nell'azienda e presto altri rider con lo stesso modo di vivere la MTB si sono uniti al movimento.  Quello che era un sogno ad occhi aperti si è trasformato in un vero progetto.

È stato subito chiaro a tutti che questa nuova bici fosse qualcosa di speciale. Fedele alla visione originale, non si tratta di una bici pensata per gareggiare. È una bici per i “bei tempi”, non per i tempi sul giro. Una bici creata dalla passione per la guida per un obiettivo molto più serio: divertirsi. Una bici costruita per giocare con le montagne. È chiaro che una bici del genere non può appartenere al marchio BMC Switzerland, un marchio dedicato alla ricerca della prestazione pura.

Tutti sono d'accordo sul fatto che questa visione e la bici che ha generato abbiano troppo potenziale per essere semplicemente abbandonate e ricordate come un esperimento. Per questo ci siamo fatti una semplice domanda: cosa può succedere se diamo a questo progetto una propria identità e la libertà di fare il proprio corso? Cosa possiamo creare se sosteniamo questa visione con le risorse necessarie?

Tutte queste domande hanno una risposta: SCOR.